La ciclofficina popolare Ciclostile del Centro Sociale Bruno di Trento aderiscono alla manifestazione per la sicurezza stradale di Salvaiciclisti Roma e FIAB Roma – Ruotalibera
“Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Proprio per questo è ingiusto attribuire uguali responsabilità ai diversi utenti della strada. I numeri parlano chiaro: ci sono persone a piedi e in bicicletta che vengono uccise, persone al volante di mezzi a motore che uccidono, e amministratori che con scelte urbanistiche scellerate e omesso controllo sono di fatto complici della strage che si consuma quotidianamente sulle nostre strade.
Il motto scelto per la manifestazione nazionale del 23 febbraio a Roma, “#rispettiamocinstrada”, tende a mettere tutti sullo stesso piano, e rimanda la nostra mente al celebre estratto da Lettera a una professoressa di Don Milani citato all’inizio. Siamo d’accordo con chi sostiene che tutti gli utenti della strada devono fare la propria parte per la sicurezza di tutti, ma doveri e responsabilità di ognuno cambiano in maniera significativa da utente a utente, a seconda della massa, dell’ingombro e della velocità del veicolo che viene condotto, e in conseguenza del danno che ciascun utente può potenzialmente cagionare.
Ciclostile, la ciclofficina popolare del Centro Sociale Bruno, condivide la posizione di Salvaiciclisti Roma e di FIAB Roma – Ruotalibera: potremo avere strade più sicure solo quando ci decideremo a ridurre drasticamente il numero di automobili circolanti. Ci sentivamo già a disagio quando abbiamo saputo della scelta dell’ambiguo motto della manifestazione, “#rispettiamocinstrada”, che sbiadiva le responsabilità di una categoria ben precisa spalmandole senza vergogna su tutti, vittime in primis. Le recenti esternazioni della Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e il patrocinio alla manifestazione da parte dell’ACI – Automobil Club d’Italia (richiesto unilateralmente da una lobby che, a vedere i soci, poco ha a che fare con la sicurezza stradale e molto con aziende energetiche, biotecnologiche e istituti di credito) sono però troppo per continuare a fare buon viso a cattivo gioco. Non possiamo manifestare assieme a chi raccoglie le istanze di chi ci uccide e di chi continua ad assistere all’allungarsi della lista dei propri atleti uccisi o menomati senza batter ciglio.
Ciclostile sarà a Roma il 23 febbraio, ma non a fianco di FCI e ACI. Raggiungeremo le compagne e i compagni di Salvaiciclisti e Ruotalibera alle 11 al palo di Eva, su via dei Fori Imperiali, per chiedere insieme che sia messa fine alla violenza stradale. #Bastamortinstrada!