Pubblichiamo questo contributo personale di Dario Stelitano, consigliere del direttivo di SalvaiCiclisti Roma. Quanto espresso non necessariamente rispecchia il pensiero di Ciclostile.
Ogni tanto mi domando – e domandano – perché abbia preso a cuore il tema della mobilità sostenibile pur provenendo da altri campi di studio e lavoro. La risposta è la stessa alla domanda di cui sopra.
Quanto vale la vita di delle persone che sono in fila alla posta e sono costrette a mantenere il distanziamento fisico in mezzo la strada per via di tutte le auto parcheggiate? E quella del ragazzo in carrozzina che attraversa un ponte in una zona centrale delle nostre città in cui sono previste 4 corsie per auto e nessun marciapiede?
Quanto vale la vita umana in relazione al valore di un oggetto? Perché delle due una: o diamo spazio alle auto in sosta, o lo diamo alle persone. Le due cose non sono compatibili.
Oppure ci ritroviamo come prima del Coronavirus, e anche durante.
Nonostante la diminuzione del numero di automobili in circolazione durante il lockdown, sono stati centinaia gli incidenti stradali nelle città italiane. Anziani e persone vulnerabili scampate alla pandemia da Coronavirus non sono sfuggite ad un’altra pandemia: quella delle automobili. Stesse modalità e situazioni di questa fase 2, e no, non chiamateli incidenti.
Un mese fa Salvaiciclisti Roma lo ha scritto. Serve una Mobilità Nuova: quella delle persone. E per farla non bastano esclusivamente le bike lane, serve togliere le auto dalle città, e si, serve togliere parcheggi. Il mantra non può essere: “facendo la ciclabile o allargando il marciapiede o creando la preferenziale perderemo posti auto”. Non perderemo un bel niente e soprattutto non risolveremo questa situazione incentivando le persone a comprare auto elettriche di proprietà.
Ma ancora questa concezione di nuova mobilità fatica ad essere compresa da tutti gli schieramenti partitici.
Siamo ancora fermi al palo,e forse sarebbe ora di finirla
Immagine in copertina: Persone costrette a mantenere il distanziamento anti Covid19 in strada perché le automobili occupano il marciapiede. (Piero Ventura – SalvaiCiclisti Roma, 27 maggio 2020).